SUP

Il Neoprene, questo sconosciuto

NB l’esperimento è stato condotto da un podista esperto 🙄, in condizioni controllate. Non tentatelo per conto vostro senza assistenza.

Nelle varie attività sportive che ho praticato il neoprene ha svolto, raramente, solo un ruolo marginale. Mi vengono in mente gli stivaletti per le scarpe da ciclismo.

Come avevo detto ho acquistato un gilet dell’Orca, il cui comfort per le zone delicate come addome e zona lombare ho già elogiato. In previsione di crolli sensibili della temperatura ho acquistato anche una maglia a manica lunga della Billabong, la revolution da 2mm (metto lo screenshot, ché il link mi sa che scomparirà)

revolution 2mm

Adesso che ho studiato un po’ ho capito che l’efficacia del materiale è incrementata se la vestibilità è aderente. E questa, aderente, lo è. La prima volta non sono riuscito ad indossarla da solo. Adesso che ho capito i trucchi ci riesco, quasi, con facilità. Bisogna ricordarsi che aggiustamenti, tipo maniche attorcigliate, non sono possibili al volo, per cui l’inserimento va curato con attenzione.

Fatto questo, una volta indossata, direi che comprime in modo piacevole e non costrittivo. Oggi pioveva, volevo andare a correre, e volevo fare il rodaggio di questa benedetta maglia.

E’ stata una breve corsa attorno casa, di più è sconsigliabile. Perché quello che rende il Neoprene favoloso in acqua, l’assenza di traspirabilità, può essere letale nella corsa.

Fatte queste premesse, e con la tristezza di chi sa che non potrà farlo frequentemente, è stato piacevolissimo. In nessun momento ho avuto freddo, o caldo, solo una costante, piacevole, sensazione di benessere. In realtà dentro sudi come un maiale, che non è bello se protratto a lungo.

Non so se in acqua sarà la stessa cosa. Comunque al momento ha passato l’esame a pieni voti.