Caorle, giochi d’acqua e il rischio di risvegliarsi a Lussino
09/09/20 19:59
Sempre con l’idea di incrementare l’acquaticità s’è fatta un’altra uscita a Caorle. Impercettibile spostamento delle dita dei piedi verso l’interno. Per il resto giochi d’acqua con discese controllate dalla tavola e risalite.
Si è pure quasi dormito un po’. Steso a pancia in giù. Quelli che fanno yoga sulla tavola opportunamente si portano una o due ancore. Perché c’era un po’ di corrente. Fortunatamente non che portava al largo. Ché la Croazia non è poi così lontana.
Tutto questo mi ricorda quelle storie di procrastinazione produttiva, in cui ti inventi un sacco di attività per ritardare quella che invece dovresti fare.
Che poi non è che io abbia paura di cadere in acqua, è che non mi va di entrare in acqua, specialmente se non distillata. E mi sa che non ce n’è, raccolta in quantità che accolgano lo spostamento di liquido che causerei.
Quindi, per la prossima volta, si andrà con la strategia del togliere più scuse possibili. Rispolveriamo cuffia e occhialini.
Per il resto Caorle, in stagione, è abbastanza pratica. Ci sono i bagni e le docce all’aperto per risciacquare il materiale a fine uscita.
In ogni caso è sport di giornata. Nel senso che almeno una mezza giornata per seduta ti va via, e il resto ti accasci sul divano, esausto. Sarà l’età. Ma poi penso che era così anche per lo snowboard, venti e passa anni fa.
Si è pure quasi dormito un po’. Steso a pancia in giù. Quelli che fanno yoga sulla tavola opportunamente si portano una o due ancore. Perché c’era un po’ di corrente. Fortunatamente non che portava al largo. Ché la Croazia non è poi così lontana.
Tutto questo mi ricorda quelle storie di procrastinazione produttiva, in cui ti inventi un sacco di attività per ritardare quella che invece dovresti fare.
Che poi non è che io abbia paura di cadere in acqua, è che non mi va di entrare in acqua, specialmente se non distillata. E mi sa che non ce n’è, raccolta in quantità che accolgano lo spostamento di liquido che causerei.
Quindi, per la prossima volta, si andrà con la strategia del togliere più scuse possibili. Rispolveriamo cuffia e occhialini.
Per il resto Caorle, in stagione, è abbastanza pratica. Ci sono i bagni e le docce all’aperto per risciacquare il materiale a fine uscita.
In ogni caso è sport di giornata. Nel senso che almeno una mezza giornata per seduta ti va via, e il resto ti accasci sul divano, esausto. Sarà l’età. Ma poi penso che era così anche per lo snowboard, venti e passa anni fa.