Supponiamo che io fossi uno che corre regolarmente tre
volte la settimana e poi la domenica si fa la garetta di 10/12 km.
Supponiamo che volessi allenarmi senza però diventare schiavo di
tabelle o altro, giusto per correre un po' più veloce e/o
godermi meglio la corsa della domenica.
Beh, il primo allenamento lo dedicherei alla corsa
"lunga", che vuol dire arrivare di corsa lenta a correre un'ora/un'ora
e quindici senza forzare. Magari alla fine ci metterei qualche allungo
facile, non più di cinque/sei su un centinaio di metri.
Poi farei il secondo per migliorare la "velocità", cioè
la potenza aerobica. E quì mi potrei sbizzarrire tra ripetute,
corti veloci, medi, insomma tutto ciò che si svolge a
velocità uguale o leggermente superiore a quella della mia gara.
Il terzo farei una puntata in collina, giusto per metterci dentro un
po' di lavoro muscolare e di sensibilizzazione ai diversi assetti
richiesti. Il collinare è un lavoro omnicomprensivo che non
dovrebbe mai essere tralasciato, salvo proprio gli ultimi giorni prima
della gara più importante della vostra vita in ossequio al
precetto di arrivare alle competizioni riposati. Anche quì
starei sui cinquanta minuti/un'ora. Se poi vivessi a Ferrara vedrei di
trovare un cavalcavia da percorrere su e giù per un po' di volte.
Caricherei tre settimane, non aumentando mai uno dei
parametri (distanza, velocità) più del 10% a settimana, e
poi mi farei una quarta più tranquillo, magari facendo qualche
corsa esplorativa in posti dove non sono mai stato.
Ecco farei proprio così, e se poi volessi
allenarmi per una mezza basterebbe allungare un po' il lungo e il
collinare. Il veloce lo terrei così, giusto giusto starei
più attento a fare i recuperi delle ripetute a velocità
più sostenuta.
Ovviamente non farei le gare della domenica sempre
tirate, magari mi programmerei in modo da fare veloci quelle al termine
della settimana di scarico, la quarta.
Se gli allenamenti dovessero essere due lascerei il
primo e alternerei il secondo e terzo di settimana in settimana. Se
invece avessi tempo di farne quattro aggiungerei, dopo il secondo, un
cinquanta minuti
lenti, ma tecnici, con degli allunghi alla fine.
Penso che alla fine mi divertirei e non andrei neanche
tanto piano, specialmente se mi ricordassi che la parte più
importante dell'allenamento è l'atteggiamento con cui lo svolgo.
03.12.04